La Neurobiologia e la Felicità.
La tesi a favore dell’esistenza di un sistema per le emozioni nel cervello umano è, ancora oggi, oggetto di molte discussioni. L’opinione corrente è che ci sarebbero alcune strutture cerebrali più importanti di altre per l’esperienza e l’espressione dell’emozione. Gli studi di Cannon per primi hanno preso in considerazione le varie aree del cervello in relazione all’evento emozionale.
Pandora, malgrado la sua umana condizione o forse proprio per questa, venne meno alle disposizioni di Zeus che a lei aveva dato fiducia e in consegna un vaso contenente tutto ciò da cui gli uomini dovevano essere tutelati. Per curiosità e solo per quella, un giorno scoperchiò il vaso per scoprirne il contenuto, liberando così tutti i mali del mondo, tra questi gli spiriti maligni della vecchiaia, della gelosia, della malattia, della pazzia e del vizio.
L’impresa non è facile, per tante ragioni. Ottenere un’intervista da Totò, che dimora da oltre mezzo secolo nell’aldilà, è quasi impossibile: tanto per dire, quando era in vita, di interviste ne concedeva di rado, molto di rado. Totò è il comico italiano più popolare di sempre, uno dei maggiori interpreti nella storia del teatro e del cinema italiano. Una carriera strabiliante e intensa, sul palcoscenico 53 spettacoli teatrali, 97 film, un film come doppiatore (La vergine di Tripoli, del 1947), 5 film come sceneggiatore, attore televisivo, 16 caroselli, molte apparizioni in televisione, premi, una laurea honoris causa e tante onorificenze.
Per l’antropologo Lévi Strauss, la Felicità è equilibrio e l’alternanza degli opposti, che ne determina anche l’amore. Il Sole e la Luna, infatti, assolvono, complementariamente, ma ognuno per suo conto, due funzioni diverse, illuminante e riscaldante. “La felicità è sempre e soltanto un istante. La felicità non è una cosa che dura.
Da un’osservazione della società moderna, appare evidente come il pluralismo religioso non sia affatto, come ritenuto da alcuni in passato, un fenomeno sociale transitorio o reversibile, bensì risulta essere un fatto profondamente radicato capace di ridefinire costantemente il contesto culturale di ogni Paese.
Le grandi Civiltà sono sempre state religiose. Tutte le culture umane, in tutti i tempi, a tutte le latitudini, sono sempre state religiose. Prima di essere insieme di usi e norme, la religione è un sentimento primordiale. La parola cultura così come la conosciamo nella società dei consumi, non esiste all’interno delle scienze storiche del mondo antico.
Dopo aver letto e ascoltato le ultime notizie, allarmanti e allarmate, che i Media hanno divulgato nelle ultime 24 ore, riguardo al nuovo ceppo virale sviluppatosi oltre Manica, mi si è subito creato nella mente un parallelismo con il titolo di un noto film degli anni ’70, “la Sindrome cinese”, pellicola interpretata da Michael Douglas, Jane Fonda e Jack Lemmon, che trattava dei pericoli dell’energia nucleare.
“La felicità è sempre e soltanto un istante. La felicità non è una cosa che dura. Non è un tempo, è un istante o una serie di istanti. Un punto di contatto con qualche cosa di straordinario” (Gianni Bisiach, Inchiesta sulla felicità, Rizzoli, 1987). Per qualcuno la Felicità è questione di chimica, un fatto di neuroni, di sinapsi.
Una mattinata gelida, di quelle che non invitano a uscire di casa e fanno pensare che sia opportuno rifugiarsi in cucina, per compensarsi con qualcosa di buono e calorico. Non c’è scelta e, considerati gli elementi a disposizione, ho deciso per una carbonara generosa. Spaghetti di ottima marca, pancetta appetitosa subito messa in padella a soffriggere, l’acqua a bollire, tre uova, parmigiano. Una voce decisa, quai seccata, mi fa sobbalzare: “Ma cosa fai! Cosa fai! Via il parmigiano! Tira fuori un pecorino romano ben stagionato!”
Con l’avvento di Covid 19 stiamo assistendo ad una vera e propria guerra di posizione. Man mano che il Virus avanzava nelle nostre vite ci ritiriamo via via sempre più nelle nostre trincee più intime: le case.