Spiriti antichi erano gli dei. Sia se pensati come veri, sia quando trovavano espressione come simbolo e mnemotecnica a rappresentare nell’esteriore, l’interiore dell’animo umano. Antichi, primigeni sono le divinità dell’Iliade e dell’Odissea, di Esiodo, di Sofocle e di Euripide, degli Inni Orfici.

Le ROE (rules of engagement) sono le regole che definiscono circostanze, condizioni, grado e modalità nelle quali l’uso della forza può essere applicato in ambito militare o per attività di polizia. Indubbiamente, la violazione di tali regole può essere interpretata come una provocazione.

Alla mostra fotografica di Caselle Torinese dedicata a Gaetano Scirea, il giocatore più puro del nostro calcio, morto giovane, il 3 settembre 1989, in una strada polacca, quando era vice-allenatore della sua Juve, la Juve del suo amico fraterno Dino Zoff, osservavo le immagini del maestro Salvatore Giglio e, a ogni ritratto,

I progressi scientifici e medici e il miglioramento delle condizioni di vita e dell’alimentazione hanno fatto sentire le loro conseguenze sull’aumento della speranza di vita. Se fino al secolo scorso l’età media era di circa 50 anni, oggi in Italia si arriva a 81 per gli uomini e 85 per le donne.

Che il nudo fotografico sia una pratica costante ed abusata lo testimoniano la storia e una semplice ricognizione del WEB. Per farci un’idea di come si sia articolato il discorso nudo in fotografia basta dare uno sguardo a siti ultrapopolari come Instagram, dove si può osservare che i due grandi temi evidenziati dalla storia del nudo in fotografia si rincorrono anche oggi:

La notte del primo dibattito elettorale a stelle e strisce ci ha proposto due signori non più giovani nell’azzuffarsi di fronte al mondo intero. Se le sono date di santa ragione, Trump e Biden, ma non come in quello scintillante duello che si sarebbe meritata la più ricca ed influente democrazia del mondo. Abbiamo assistito ad una lite da ballatoio, a una querelle da parcheggio in periferia.

Chiara Ferragni, cremonese, bionda, imprenditrice digitale, un successo con poche sbavature, donna, moglie e madre felice. Identità visiva di un nuovo proselitismo del vivere bello e perfetto viene oggi raffigurata nei panni di una Madonna contemporanea dipinta da Giovanni Battista Salvi detto il Sassoferrato.

Sono qui con a fianco uno dei miei libri totem, ‘La casa in collina’. E’ la decima edizione in ristampa di una collana Einaudi, ‘Letture per la scuola media’, di cui continuo a comprare sulle bancarelle tutto quello che trovo. Questo però è il MIO primo libro di Cesare Pavese. L’ho comprato nel 1978, all’età di undici anni e mezzo, ed è ricchissimo di appunti.

Tutto intorno è buio, la fiaccola illumina il pugno sinistro che la regge, l’avambraccio destro è teso, le vene sono gonfie di sangue richiamato in superficie dai muscoli ed il secondo pugno a cui è affidato il compito stringe l’elsa come a fonderla nel palmo della mano. Le dita sono come incollate all’impugnatura, l’adduzione del pollice fa di loro una sol cosa.